Fai in modo che il tuo intento sia chiaro, ma lascia i dettagli del “come” realizzarlo all’imprevedibile campo quantistico.

L’inizio di ogni anno viene caricato di propositi ed obiettivi, che non sempre possono essere raggiunti al 100% o “archiviati” in modo definitivo. L’antidoto? ricordare le proprie INTENZIONI, prima di porsi obiettivi o puntare a risultati. Che differenza c’è tra OBIETTIVI e INTENZIONI?

L'intenzione rappresenta una direzione da mantenere, in relazione ai propri desideri e valori, l’obiettivo una meta da raggiungere.  Quando formuliamo un obiettivo ci proiettiamo in avanti immaginando il punto esatto in cui vogliamo arrivare.  Quando formuliamo l’intenzione siamo invece completamente immersi nel momento presente e la nostra intenzione è calata nei problemi, nella voglia, nelle possibilità e nei limiti che quel momento specifico porta con sé.

L'intenzione è focalizzata sul percorso e le difficoltà sono occasioni per imparare qualcosa di nuovo, per vedere e cogliere tutte le sfumature, le possibilità, le scoperte; l'obiettivo punta al risultato e le difficoltà sono "problemi da risolvere". 

L’obiettivo si insinua continuamente nelle nostre vite anche quando non ne siamo consapevo e così ci porta a spingere, a portare l’asticella sempre più in alto e ad accumulare stress perché non è mai abbastanza: c’è sempre un’altra cosa da fare o da raggiungere dietro l’angolo. L’esito possibile è la frustrazione, soprattutto se il raggiungimento dell’obiettivo si rivela un fallimento. Subentra poi, oltre alla fatica fisica e allo stress, anche il giudizio negativo che possiamo elaborare su noi stessi, sulle nostre capacità.

L'intenzione invece non crea frustrazione e soprattutto ci allontana dalle ricette uguali per tutti, dalla convinzione -errata- che ci possa essere un solo modo per arrivare alla meta finale e una sola possibile meta. 

Quindi, È come se l’obiettivo parlasse più di numeri mentre l’intenzione parlasse più di attitudini; ad esempio un obiettivo è: “’Voglio perdere 10 chili in quattro mesi’’ mentre un’intenzione è: ‘’Da oggi mi prenderò cura della mia salute fisica attraverso un’alimentazione più sana”.

Non dobbiamo pensare che questi due grandi concetti si escludano a vicenda ma anzi il più delle volte si completano e si rafforzano.  Entrambi possono infatti motivarci durante i momenti difficili che si passano inevitabilmente nel corso della vita.

Personalmente, nel 2020, focalizzarmi sulle intenzioni mi ha fatto assumere la responsabilità di ciò che stavo facendo, non riversando su qualcun altro le problematiche incontrate. Ho deciso di non dare la colpa al Covid e alla crisi economica che ne consegue e non ho mai smesso di pensare a nuove soluzioni (es. Videochiamate), a nuovi progetti (webinar e dirette social) e a collaborazioni (Psicosnella e Associazione inpratica). 

Per il 2021 ho deciso di regalarmi:

- Formazione personale e professionale, perché nel mio lavoro credo “chi non si forma  è perduto”. Le cose cambiano talmente velocemente che bisogna stare al passo e io ho deciso di cimentarmi in cose sempre nuove e aggiornate.

- Formazione per gli altri, condividendo ciò che so con corsi, webinar, contenuti ad hoc.

- Maggior presenza sui social: farò più video e più dirette

- un progetto che mi sta molto a cuore di cui voglio porre delle basi solide che tratterà la violenza psicologica che sperimentano alcuni uomini a causa di relazioni "non sane"

- due ebook scritti da me: uno sul mio metodo per imparare a gestire ansia, attacchi di panico e fobie specifiche e uno sul dimagrimento psiconutrizionale con il metodo Psicosnella 

Inoltre continuerò a:

- prendermi cura di me, aiutata da tutto il team Psicosnella e dal mio endocrinologo. 

- Lavorare sulla gestione economica sia famigliare che del mio business

- Leggere almeno un libro di narrativa al mese, perché leggo tanto ma tendenzialmente testi legati alla mia professione 

- Godermi dei momenti con la mia famiglia e con gli amici