DAL BLOG

COME AIUTARE UN IPOCONDRIACO

IPOCONDRIA - 28/02/2020

Ho litigato con mia moglie. Dice che sono ipocondriaco. Cavoli suoi, domattina piangerà sul mio cadavere morto di congiuntivite.

Se qualcuno a te caro è eccessivamente preoccupato di avere delle malattie o ha paura di essere contagiato da qualche virus, ci sono molte cose che puoi fare per aiutarlo. 

1) non sminuire/sottovalutare il problema

La sofferenza di una persona ipocondriaca è reale, pertanto non va sminuita né sottovalutata. Chi è ipocondriaco deve spesso fare i conti con l’insofferenza e l’incomprensione degli altri che, “liquidano” il suo malessere con frasi del tipo “stai tranquillo, sei in perfetta salute” “stai sereno…non ci pensare”. 

2) Rassicura  ma non troppo

La persona ipocondrica tende a chiedere di essere rassicurata, ricordati che più lo fai, più convalidi e attribuisci valore alla sue preoccupazioni. 

Ricorda che qualsiasi sollievo dato dalla rassicurazione è di breve durata e la preoccupazione tornerà presto, più potente. Pertanto se puoi evita di parlare del problema oppure stabilisci di essere disposto ad ascoltarlo in silenzio (ovvero evitando accuratamente di replicare alle sue argomentazioni), solo in determinati momenti della giornata e solo per un certo tempo;

3) Sii paziente

Ricorda di cercare di essere paziente con l’ansia del tuo caro e con i suoi sforzi per gestirla. Non stanno scegliendo di sentirsi ansiosi volontariamente!

4) Rendilo responsabile

Lascia che il partner, figlio o genitore ipocondriaco si assuma più responsabilità per la sua salute: se lo fai tu al posto suo, finirà per dipendere sempre da voi;

5) Non medicalizzarlo

Evita di sostenere le fissazioni ipocondriache del familiare prendendogli appuntamenti con il medico, recandovi al posto suo in farmacia, accompagnandolo inutilmente qua e là, o trasformando la vostra abitazione in un lazzaretto. 

6) Non assecondare le sue "manie"

Evita qualsiasi tipo di coinvolgimento nell’atteggiamento ipocondriaco del familiare, sentendoti in dovere di fare quello che lui/lei chiede (es. lavarsi di continuo le mani, cambiarsi spesso gli abiti, pulire la casa per timore dei germi, rinunciare a particolari cibi senza motivo);

6) Non parlare di malattie

Rifiutati di rispondere alle domande su malattie alle quali avete già risposto mille volte. Ricordategli di aver già preso posizione in merito, che non avete niente da aggiungere, che preferite parlare d’altro e che ha già uno spazio a disposizione per esporre tutti i suoi dubbi o lamentele. 

7) Consultate uno specialista psicoterapeuta che possa fornirti chiare e concrete indicazioni sulle modalità di gestione più opportune.




Il mio Blog

Alcuni consigli e articoli che possono esserti utili

Dicono di me

Hai bisogno di un aiuto per vivere a pieno la tua vita?